Progenitori degli spaghetti, i pici, come li chiamano a Montepulciano sono preparati con Farina e acqua. Le massaie Toscane li confezionavano grossi o fini, teneri o duri, ma sopratutto “rugosi“, perchè così “acchiappano” meglio il sugo.
Come in questa ricetta, in cui il condimento, sempliissimo, è fatto solo di pancetta e briciole di pane. Ma esistono altre varianti, come i Pici al sugo di coniglio, con la Nana (Anatra), con le verdure…
La pancetta, nel Chianti viene chiamata rigatino perchè in mezzo alla massa grassa si vedono delle vere e proprie righe di magro, con la conseguenza di possedere un sapore inconfondibile e un gusto eccellente.
Il rigatino si ottiene con la parte centrale del maiale, quella che si trova in mezzo fra la spalla e il prosciutto. Di forma rettangolare dello spessore di circa quattro centimetri e viene messo sotto sale dopo averlo accuratamente spalmato e massaggiato con polpa di aglio ed impepata. Rimane così per circa sette giorni, al termine dei quali viene tolto il sale e lavato per essere quindi appeso ad asciugare e stagionare per svariati mesi.
La pancetta può essere impiegata anche fresca, che fatta a dadini, può essere impiegata come condimento per la pasta, come in questa ricetta, ma anche nella Carbonara, l’Amatriciana o la Gricia, dove può sostituire il guanciale.
Pici con le Briciole
(Elaborata – 50 min + il riposo della pasta – 6 persone)
Per la pasta
- 500 g di Farina
- 2,5 dl di acqua
- 0,25 dl di olio extravergine di oliva
- 30 g di semolino
- sale
Per il condimento
- 3 o 4 fette di pane casereccio raffermo
- 1 dl di Olio extravergine di oliva
- 1 spicchio d’aglio
- 100 g di Pancetta o Rigatino
- Sale e Pepe
Prepariamo i Pici Toscani seguendo le indicazioni della ricetta originale che trovate qui
Quindi poi dedicatevi alla preparazione del condimento sbriciolando il panee facendolo leggermente tostare in forno a 200°.
Intanto, tritate la pancetta e mettetela a rosolare, a secco, per circa 10 minuti in un tegame di coccio. Quando sarà bella dorata, unite l’aglio precedentemente mondato e schiacciato e l’olio d’oliva estravergine.
Aggiungete al soffritto il pane sbriciolato appena uscito dal forno e lasciatelo rosolare fino a quando sarà diventato croccante.
Aggiustate di sale e profumate con il pepe. Fate cuocere i Pici in una pentola con abbondante acqua salata, scolateli al dente e versateli direttamente nel tegame di coccio con il condimento.
Mescolate accuratamente e servite i Pici con le Briciole ben caldi e con un buon vino bianco, morbido, giovane, equilibrato, come un Grechetto umbro, un Falerio marchigiano, un Frascati
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